Helios Energia ha incontrato i giovani a Giffoni: un confronto sul futuro delle Comunità Energetiche Rinnovabili

Si è appena concluso a Giffoni il convegno promosso da Helios, un momento di dialogo dedicato ai giovani e focalizzato sul tema cruciale delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) nel nuovo scenario post-incentivi. L’evento, articolato in due panel tematici, ha visto la partecipazione di esperti del settore energetico, della sostenibilità, della tutela dei dati e del mondo dell’associazionismo.

Apertura istituzionale – Il tempo delle CER è cambiato
Il convegno si è aperto con l’intervento di Claudio Gubitosi, fondatore del Giffoni Film Festival, con un parallelismo tra l'energia condivisa al Giffoni e quella sul territorio, e subito a seguire quello del Dott. Giovanni Ferro, CEO di Helios S.p.A., che ha illustrato il punto di svolta rappresentato dal 30 novembre, data in cui le CER hanno perso il contributo a fondo perduto del 40%.

Ferro ha ricordato come tale incentivo, introdotto dal DM 7 dicembre 2023 e finanziato grazie ai fondi del PNRR – Missione 2, avesse sostenuto fortemente la nascita delle comunità nei Comuni sotto i 50.000 abitanti, coprendo fino al 40% dei costi per la realizzazione degli impianti da fonti rinnovabili.
«È davvero la fine di un modello… o l’inizio di qualcosa di diverso?» è stata la domanda provocatoria con cui il CEO ha aperto il dibattito.

Ha ancora senso parlare di Comunità Energetiche Rinnovabili?
Il primo panel ha affrontato il tema centrale della giornata: le CER possono sopravvivere senza incentivi?
La moderatrice ha guidato il dialogo tra i relatori con una domanda d’impatto: il futuro delle CER è in discussione, oppure siamo solo davanti a un naturale processo evolutivo?
Il ruolo delle imprese energetiche
Il Dott. Giovanni Ferro ha portato l’esperienza di Helios, azienda attiva nel dispacciamento dell’energia da quasi vent’anni e profondamente impegnata nell’efficienza energetica.
Secondo Ferro, la nuova era delle CER richiederà un ripensamento strategico: non solo produrre energia, ma soprattutto consumarne sul territorio, ha un impatto di grande importanza perchè ne riduce i costi di dispacciamento.
Efficienza energetica come nuova rivoluzione
Il Dott. Antonio Capozzoli, Direttore Commerciale Italia di Helios S.p.A., ha introdotto un cambio di prospettiva evocando l’opera di René Magritte “La chiaroveggenza”, in cui l’artista, osservando un semplice uovo, dipinge un uccello in volo.
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Antonio Capozzoli ha spiegato come questa immagine rappresenti perfettamente il momento che le CER stanno vivendo: serve la capacità di vedere oltre ciò che appare oggi, immaginando ciò che può diventare domani.
«Helios ci propone un cambio di paradigma: non solo produrre più energia, ma consumarne meno. È forse questa la vera rivoluzione? Ma non si rischia un rallentamento?» ha osservato, invitando i presenti a non fermarsi davanti alle difficoltà del presente, ma a interpretarle come un’opportunità per una trasformazione più profonda e lungimirante.
CER e tutela dei dati
Infine, il Dott. Edoardo Di Trolio, Data Protection Officer ed esperto di privacy e cybersicurezza, ha affrontato un tema spesso sottovalutato: l’enorme mole di dati generati dalle CER.
Di Trolio ha evidenziato i rischi legati a consumo, produzione e aggregazione dei dati, richiamando l’attenzione su privacy, sicurezza informatica e nuove tecnologie come blockchain e intelligenza artificiale.


La CER come impresa: tra sostenibilità economica, sociale e ambientale
Il secondo panel ha approfondito la trasformazione delle CER dopo la fine del contributo a fondo perduto, ponendo l’accento su tre dimensioni fondamentali: imprenditorialità, inclusione sociale e impatto ambientale.
CER come aziende autonome
Il Dott. Giuseppe De Filpo, Presidente della Renewable Energy Foundation, ha evidenziato come oggi la CER debba gestire in autonomia la tariffa incentivante per i propri membri.

Secondo De Filpo, il vero salto di qualità arriverà dalla capacità di operare come vere e proprie imprese energetiche, con modelli solidi e sostenibili.
CER e inclusione sociale
Un contributo particolarmente sentito è arrivato da Don Andrea La Regina, socio fondatore della REF, responsabile nazionale dei macro progetti di Caritas Italiana e Presidente della Fondazione Antiusura Nashak.
La Regina ha ricordato che le CER non sono nate solo per motivi economici, ma come strumenti per favorire coesione sociale, contrastare vulnerabilità e costruire comunità più resilienti.
Il valore ambientale delle CER
A seguire, Michele Buonomo, membro della direzione nazionale di Legambiente, ha posto l’accento sull’importanza ambientale della produzione e condivisione di energia rinnovabile nei territori.

Buonomo ha affrontato il tema delle CER come strumenti di giustizia climatica e sociale, evidenziando rischi e opportunità nella gestione della transizione energetica.
Conclusioni – CER… una volta? No: CER, adesso.
La giornata si è conclusa con una riflessione condivisa:
Sì, ha ancora senso parlare di Comunità Energetiche Rinnovabili.
Ma solo accettando che il 1° dicembre 2025 ha rappresentato una svolta epocale: la fine dei contributi a fondo perduto ha aperto una nuova fase fatta di autonomia, cooperazione e capacità imprenditoriale.
Il futuro delle CER non dipenderà più dalla presenza di un incentivo, ma dalla capacità di costruire progetti integrati, economicamente sostenibili e orientati all’efficienza energetica. In questo nuovo scenario, strumenti come il Conto Termico 3.0 potranno supportare la crescita delle comunità.
Il messaggio finale, più volte richiamato durante il convegno, ha sintetizzato lo spirito dell’incontro:
"Il futuro dell’energia non è nelle reti elettriche, ma nelle reti tra le persone."


Un invito forte, rivolto soprattutto ai giovani: costruire non solo impianti, ma reti di collaborazione, responsabilità e visione condivisa.
Helios Energia ha ringraziato tutti gli speaker, i partner – Renewable Energy Foundation e Legambiente – e il pubblico presente per la partecipazione attiva.














