Cos'è una pompa di calore?
Una pompa di calore è un dispositivo in grado di fornire riscaldamento, raffrescamento e acqua calda per uso residenziale, commerciale e industriale.
Tutte le pompe di calore, nonostante il nome possa trarre in inganno, forniscono sia riscaldamento che raffrescamento
Come funziona una pompa di calore?
Grazie al cosiddetto ciclo di refrigerazione, le pompe di calore prelevano
energia dall’aria, dal terreno e dall’acqua e la trasformano in calore o
aria fresca.
Nel ciclo di refrigerazione, il calore proveniente da una fonte di energia, come l’aria o l’acqua, viene trasportato all’interno dell’abitazione attraverso un fluido refrigerante.
Il refrigerante circola attraverso una batteria di condensatori e diventa gas, che a sua volta viene “compresso” per aumentare ulteriormente la temperatura, con il supporto dell’elettricità.
In questo modo si riscalda il ciclo dell’acqua nella pompa di calore.
Questo ciclo dell’acqua passerà attraverso le tubature della casa, per riscaldare, ad esempio, i radiatori e fornire acqua calda sanitaria in bagno e in cucina.
Per introdurre aria più fredda, il ciclo viene invertito e la pompa di
calore preleva il calore dalla casa e lo trasferisce all’esterno.
Quand’è consigliato l’uso della pompa di calore?
La scelta di installare una pompa di calore nella propria abitazione può
essere una soluzione efficiente e vantaggiosa quando:
1. Si ha il riscaldamento a pavimento
Una delle prime cose da sapere è che la pompa di calore lavora e offre risultati migliori quando lavora a bassa temperatura, ciò significa che la temperatura di mandata del vettore energetico non deve superare certi valori standard, e questo dipende dal sistema di erogazione che viene abbinato alla pompa di calore.
Proprio per questo motivo, la combinazione ottimale è quella fra pompa di calore e riscaldamento a pavimento, in quanto si tratta di un sistema che lavora a temperature massime che si aggirano sui 35°C.
Accoppiare la pompa di calore ai classici termosifoni è al contrario un’operazione da evitare, in quanto questi ultimi hanno bisogno di una temperatura di mandata di circa 70°C per riscaldare l’abitazione in modo efficiente.
È difatti sconsigliato far lavorare la pompa di calore al di sopra dei suoi limiti operativi perché verrebbe a mancare il risparmio energetico ed economico.
2. L’edificio ha un involucro ben isolato
L’involucro dell’edificio dev’essere adeguatamente coibentato, in quanto
una pompa di calore inserita in un involucro edilizio con dispersioni termiche elevate non riuscirebbe a soddisfare il fabbisogno richiesto per le operazioni di riscaldamento/raffrescamento.
All’interno di una casa ben isolata dunque, dove le dispersioni di calore sono ridotte al minimo, la pompa di calore potrà soddisfare le esigenze di qualsiasi utente e garantirà un elevato livello di comfort ambientale.
3. La casa è di nuova costruzione o è ristrutturata
Quando si costruisce un’abitazione, oppure si fa una ristrutturazione importante, la pompa di calore è sicuramente una delle soluzioni su cui investire per via della sua incredibile funzionalità.
Questo singolo impianto può difatti svolgere tre diversi compiti:
- Riscaldamento
- Raffrescamento
- Produzione di acqua calda sanitaria (ACS)
Inoltre, gli standard normativi per le nuove costruzioni obbligano a raggiungere altissimi valori di prestazione energetica e a utilizzare impianti alimentati da fonti rinnovabili (vd. pompa di calore) per realizzare edifici ad energia quasi zero (i cosiddetti NZEB).
4. Si decide di integrare un impianto fotovoltaico
L’accoppiata della pompa di calore con un impianto fotovoltaico è vincente.
Perché?
La pompa di calore necessita di energia elettrica per mettere in atto il meccanismo di assorbimento dell’energia termica, per questo è possibile assimilarla a un elettrodomestico. Pertanto se la pompa di calore utilizza l’energia elettrica prodotta dai pannelli fotovoltaici, non preleverà energia costosa dalla rete elettrica.
Inoltre, grazie a un sistema di accumulo fotovoltaico (fisico o virtuale), l’energia solare prodotta dall’impianto può essere utilizzata per alimentare la pompa di calore nelle ore di bassa produzione elettrica, in assenza di sole.