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La Campania si conferma una delle regioni leader in Italia per lo sviluppo delle energie rinnovabili, registrando importanti traguardi nel corso del 2023.

Secondo il rapporto annuale Comuni Rinnovabili di Legambiente, presentato il 14 novembre a Napoli alla presenza del governatore Vincenzo De Luca, la regione ha fatto registrare numeri da record in termini di crescita e innovazione verde.

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Numeri in crescita per un futuro più sostenibile

La Campania ha visto un incremento del 9% nella potenza installata, un aumento dell’11% nella produzione di energia e una crescita del 36% nel numero di impianti fotovoltaici rispetto all’anno precedente.

Questi risultati la posizionano al terzo posto in Italia per potenza installata e al secondo per la produzione di energia rinnovabile.

Eolico e idroelettrico trainano la crescita

Il 57,4% della produzione elettrica regionale proviene da fonti rinnovabili, con l’energia eolica in testa. Nel 2023, si è registrato un aumento del 21% nella produzione eolica e un impressionante 38% nell’idroelettrico, confermando il ruolo chiave di queste tecnologie nella transizione energetica della Campania.

Fotovoltaico: una diffusione capillare

La diffusione del fotovoltaico è altrettanto significativa: 549 comuni su 550 della regione sono dotati di impianti solari.

Tra i più virtuosi spiccano Eboli e Serre (Salerno) per potenza installata.

Comuni d’eccellenza e innovazione verde

Il rapporto evidenzia anche i comuni che brillano per innovazione e capacità di sfruttare diverse fonti rinnovabili:

  • Morigerati e Pertosa (Salerno) si distinguono per la produzione idroelettrica, rientrando tra i primi cinque a livello regionale.
  • San Pietro al Tanagro, piccolo comune del salernitano, emerge per le nuove installazioni di impianti di bioenergie, contribuendo al traguardo di 103 impianti attivi in Campania.

La diversificazione delle fonti rinnovabili rappresenta un punto di forza per il futuro energetico della regione, con realtà come San Pietro al Tanagro che diventano modelli di innovazione sostenibile.

Le sfide del modello campano

Nonostante i risultati positivi, Maria Teresa Imparato, presidente di Legambiente Campania, ha evidenziato un rischio cruciale: il modello campano potrebbe subire rallentamenti a causa di eventuali cambiamenti nelle politiche nazionali sulle energie rinnovabili. Tali passi indietro potrebbero compromettere i progressi raggiunti e l’impegno verso un futuro più sostenibile.

Le sfide del modello campano

I numeri e le testimonianze raccontano una Campania sempre più orientata alla sostenibilità energetica e all’innovazione. Tuttavia, per mantenere e ampliare questi risultati, sarà fondamentale un forte sostegno a livello nazionale e una visione strategica che sappia affrontare le sfide del futuro.

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