Mercato Libero dell’Energia

Mercato Libero dell’Energia

Mercato Libero dell’Energia: Cos’è e come funziona

In materia di fornitura di gas e luce, l’Italia ha da tempo abbandonato il sistema del monopolio Eni/Enel per abbracciare un pieno regime concorrenziale. Il mercato libero dell’energia sta a significare che esistono diversi gestori energetici, ciascuno dei quali può decidere tariffe e servizi diversificati secondo un meccanismo perfettamente concorrenziale. Vediamo in dettaglio cos’è e come funziona il mercato libero dell’energia.

 

Cos’è il mercato libero dell’energia

Prima della piena apertura del mercato, l’Italia vedeva uno stretto monopolio in materia di fornitura di energia elettrica e gas ai cittadini. E’ soltanto con il Decreto Bersani del 1999 che il nostro Paese, adeguandosi alle direttive comunitarie, ha avviato il processo di liberalizzazione, che ha riguardato tutti i settori rilevanti della filiera: dalla produzione alla trasmissione, passando per la distribuzione e la vendita al dettaglio di energia.

Tuttavia, il passaggio al libero mercato non è stato repentino. Accanto all’apertura al mercato, infatti, il nostro sistema ha deciso per l’apertura di un doppio binario, preservando in capo al gestore pubblico e in regime di monopolio i servizi concernenti la distribuzione sulle lunghe distanze. In altri termini, gli impianti nazionali di distribuzione non sono stati liberalizzati.

 

Il servizio di maggior tutela

Il processo di liberalizzazione del mercato, peraltro, non è consistito con l’abolizione immediata delle vecchie tariffe monopolistiche. Infatti, fin dal 1999 e, con scelta confermata nel 2007, alla fornitura in regime di mercato libero si è continuata ad affiancare l’offerta del cosiddetto Servizio di Maggior Tutela.

In altri termini, i diversi operatori mano a mano entrati nel mercato vengono obbligati a fornire ai clienti un’offerta che tiene conto delle tariffe e delle condizioni contrattuali previste da un’apposito organismo pubblico, l’Autorità per la Regolazione dell’Energia. Attraverso questo meccanismo si è cercato di offrire un congruo lasso temporale agli utenti non ancora passati al regime del mercato libero dell’energia.

I tempi, tuttavia, sembrano ormai maturi per il completo superamento del sistema della Maggior Tutela e per l’affidamento del mercato unicamente agli operatori concorrenziali. Infatti, la legge 124/2007 ha previsto che la piena liberalizzazione si sarebbe raggiunta entro il 1° luglio 2020, così determinando la fine del regime di Maggior Tutela e l’obbligo, in capo a tutti gli utenti, di scegliere un operatore fra i diversi presenti sul mercato libero.

 

Cosa accadrà dopo il servizio tutelato

Come visto, il Servizio di Maggior Tutela è ormai destinato a scomparire: la conseguenza immediata sarà l’obbligo in capo a tutti gli utenti che non hanno ancora effettuato la scelta di un operatore, di passare al libero mercato, scegliendo un fornitore per luce e gas o per il servizio integrato.

Va detto, tuttavia, che effettuare il passaggio non è affatto un’operazione complicata.

Infatti, la gran parte degli operatori permette di effettuare la transizione in modo gratuito; peraltro, non sarà necessario effettuare lavori o cambi ai contatori: infatti, ad essere modificata è solo la titolarità della fornitura e, chiaramente le condizioni e le tariffe che verranno applicate in bolletta.

Inoltre, va aggiunto che è finanche possibile rimanere con il gestore attuale, semplicemente modificando il tipo di fornitura di energia. Molto spesso, infatti, le compagnie di fornitura presentano delle offerte speciali per gli utenti che decidono di effettuare il passaggio al libero mercato.

Per contro, una volta che il Mercato Tutelato verrà abolito, si rischia non certo di restare senza alcuna fornitura, quanto piuttosto di rimanere con il medesimo operatore ma a condizioni non convenienti. Infatti, molto probabilmente il gestore attuale deciderà di attivare un contratto di tipo generico, andandosi a perdere, così, i potenziali vantaggi che derivano dall’adesione al libero mercato fatta per tempo.

 

Perché scegliere il Mercato Libero dell’Energia

Al di là dell’urgenza rappresentata dalla cessazione del Mercato Tutelato, la scelta di una tariffa in regime concorrenziale presenta diversi aspetti di convenienza. Come visto, infatti, la caratteristica del libero mercato è determinata dalla facoltà dei diversi fornitori di produrre e acquistare energia in modo autonomo, così da poter individuare tariffe differenziate per i propri clienti.

Questo genera una gara fra i diversi operatori del mercato, spingendo le diverse compagnie a ribassare i prezzi e ad offrire condizioni e servizi sempre più vantaggiosi. In altri termini, l’utente finale non dovrà far altro che scegliere quelle che sono le tariffe più convenienti per il proprio profilo di consumo e aderire all’offerta.

Altro vantaggio è rappresentato dalla grande varietà di offerte che possono essere sottoscritte presso ciascun operatore. Ad esempio, Helios Energia Spa, azienda fornitrice di gas e luce, propone, per quanto concerne la fornitura di energia elettrica, tariffe biorarie o monorarie, prezzi bloccati per un certo periodo o tariffazione Placet, ma anche offerte con certificazione green, ossia con energia prodotta da fonti rinnovabili. Per ulteriori esempi di tariffe in regime di mercato libero è possibile visitare la pagina dei prodotti Luce&Gas.

 

Come si cambia gestore

E qui sorge la domanda: come cambiare gestore di gas e luce? In realtà, anche sotto questo profilo ci si deve rassicurare. Per poter modificare il contratto di fornitura bisogna unicamente selezionare l’offerta (e l’operatore) che si preferisce e contattarlo. Sarà la compagnia energetica a preoccuparsi di tutto il resto, gestendo il passaggio dal punto di vista burocratico. L’unica preoccupazione dell’utente sarà quella di indicare i numeri identificativi della fornitura, reperibili facilmente in bolletta.